Tui-na
All’interno del Tui-na (massaggio e manipolazioni) esistono una serie di tecniche utilizzate per correggere quadri patologici caratterizzati da un’errata posizione articolare o della perdita dei normali rapporti anatomici interarticolari, muscolari o tendinei. In questi casi si ricorre all’impiego di metodiche che prevedono l’applicazione di movimenti di varia intensità e velocità e sono volte a ristabilire la condizione, di equilibrio dinamico tra le varie strutture interessate, in particolare a livello della colonna vertebrale.
Le tecniche ed i movimenti del massaggio cinese sono innumerevoli, anche perché essi sono legati alle varie tradizioni e necessità regionali. In linea generale, si distinguono le tecniche principali (quali la pressione, la rotazione, la vibrazione sugli agopunti, il rotolamento, la frizione, lo strisciamento) dalle tecniche secondarie (quali ad esempio il picchiettamento, il massaggio con i piedi, ecc.) con varianti spesso notevoli da regione a regione.
Le zone del corpo sulle quali si effettua il massaggio sono: gli agopunti; i punti di intersezione dei tendini e le aree lungo i percorsi dei canali. Sempre facenti parte delle tecniche complementari di agopuntura avremo la Coppettazione e la Moxibustione.
Lo Shiatsu
Lo Shiatsu è una Tecnica di massaggio che si basa sulla pressione dei pollici nei vari distretti del corpo (in lingua giapponese 指圧: Shi = pollice dito e atsu = pressione). Le radici sono da attribuirsi alle tecniche di massagio della MTC (Medicina Tradizionale Cinese) come lo am-ma, lo an-fa ed il tui-na. Il metodo Namikoshi è uno dei molteplici stili di massaggio che nel corso degli anni si è venuto a formare, ottimo per la prevenzione si concentra molto nei sintomi.
Linfodrenaggio
Il drenaggio linfatico manuale (Linfodrenaggio – metodo originale Vodder) è una tecnica di massaggio, ideata dal dr. VODDER negli anni ’30.
Le pressioni utilizzate sono molto lente, ritmate e di lieve intensità ( 30 – 40 mmhg ), ed hanno lo scopo di favorire il drenaggio della linfa dalle zone di stasi verso i canali di drenaggio, in modo tale , da liberare i tessuti dai liquidi che vi si accumulano. L’effetto è di immediato benessere ed il paziente avverte subito una sensazione di leggerezza nel distretto trattato. Il drenaggio linfatico manuale trova principale impiego nel trattamento delle seguenti patologie:
• Linfedema: conseguente a interventi di mastectomia o quadrantectomia, asportazione di linfonodi per patologie oncologiche, alterazioni in genere del sistema linfatico circolatorio. Il trattamento del linfedema, prevede, ove opportuno, anche il confezionamento del bendaggio compressivo multistrato;
• Patologie vascolari: fragilità capillare, teleangectasie, varici, dopo interventi per vene varicose o ignezioni sclerosanti, tromboflebite, trombosi venosa profonda, cellulite;
• Malattie dermatologiche: acne, couperose, eczema cronico;
• Patologie ortopediche: rigidità articolare, edema post gesso o post chirurgico, artrosi dell’anca, spalla dolorosa degenerativa, lombalgia;
• Patologie remautologiche: gonfiore articolare ed edema da stasi;
• Algodistrofia o morbo di Sudeck;
• Patologie otorinolaringoiatriche: sinusiti croniche, affezioni delle prime vie aeree;
• Chirurgia plastica-ricostruttiva: ematomi post intervento, articolarità della spalla dopo interventi di ricostruzione mammaria;
• Ustioni, cicatrici chirurgiche;
• Gravidanza e problematiche dell’allattamento: ragadi del capezzolo e ingordi mammari, stasi linfatica agli arti inferiori, mastite;
• Menopausa e sindrome premestruale: riduce la ritenzione di liquidi e riequilibra l’attività del colon;
• Colon irritabile: stipsi, alterazioni del ritmo intestinale;
• Emicrania, nevralgia da Herpes Zoster;
• Dopo lo sport: elimina l’eventuale acido lattico formatosi; utile anche per gli strappi muscolari.